Pubblico alcune fotografie scattate domenica scorsa durante la passeggiata in compagnia dei miei cuginetti da Campestrini a Castellalto. In quell'occasione, abbiamo raccolto freneticamente parecchie castagne cadute a terra (cercando di non farci beccare dai proprietari) riempiendo borse, berretti, cappucci, tasche, e credo che Maz si ricordi bene di quelle inserite nella sua felpa :). Ho caricato poi alcune fotografie scattate con la mitica Agfa Syncro durante un’altra escursione, leggermente più impegnativa, sul monte Lusia. A presto.
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Domenica scorsa Pax e io siamo stati a Storo dopo una breve e deludente sosta sul Lago di Ledro (fotograficamente parlando). Qualcuno di voi si starà chiedendo: "cosa potrà mai offrire Storo a due fotopellegrini oltre la famosissima farina gialla?" Risposta: "I campi di pannocchie della famosissima farina gialla." Pubblico nel Foto Album le fotografie scattate con la Seagull munita di filtro Hoya R72 e caricata con pellicola infrarosso Rollei IR 400. A presto
Durante il soggiorno ad Aleppo sono andato a far visita al Bazar dove l’anno scorso ho trovato la Photax: entro senza troppe aspettative ma con molte speranze. Noto subito che l’angolo delle macchine fotografiche è sempre lì, con meno polvere, o forse è solo una mia impressione. Mi dirigo con nonchalance verso quel groviglio di apparecchi: alcune macchine russe ridotte piuttosto male, una Polaroid di poco conto e infine una biottica in plastica ormai da rottamare. Poi, a lato delle povere carcasse, una custodia in pelle ben conservata; l’afferro senza troppo impeto per non far notare al negoziante il mio crescente interesse. Apro la scatola, sfilo una Agfa Synchro Box che, a parte i lievi segni d’usura esterna è perfetta; apro il dorso per verificare che l’interno sia anch’esso in buone condizioni. Anche meglio! Le lenti colpiscono immediatamente la mia attenzione, poca polvere e soprattutto nemmeno un graffio. Anche i meccanismi di otturazione sembrano buoni. Non rimane altro che la fase di contrattazione. Chiedo il prezzo al commerciante che, prontamente, sfodera una calcolatrice dove digita 40 dicendomi: "euro". (Ora devo assolutamente nascondere il fatto che l’acquisterei anche al doppio di quella cifra). Mostro il mio disappunto prendendo la calcolatrice in mano e ribassando l’offerta a 15 adducendo come prova a carico il fatto che su ebay posso trovarla a meno. Lui sorride! Mi guarda conscio degli oltre duemila anni di storia del commercio arabo e rilancia: ora lo schermo a cristalli liquidi leggermente scolorito mostra 30 come prezzo per l’oggetto dei miei desideri. O ora o mai più: improvviso la mossa Ghaleb! Digito sulla tastiera il numero 20, l’appoggio garbatamente nelle sue mani e gli dico: "E basta." Per completare la manovra è però necessario sancire la totale indifferenza all’acquisto e dunque discendo alcuni grandini avviandomi, con una certa insicurezza, verso l’uscita quand’ecco che mi chiama dicendo: "Va bene 20." Io risalgo quei pochi gradini che mi separano da quello che Nura definirebbe "Acquisto-Felice". Io preparo la pecunia, lui imbusta alla meno peggio l’Agfa; sto già pensando a quale rullo caricare per provarla. Esco dopo aver salutato l’uomo del Bazar che pare comunque soddisfatto della vendita. Scendo e ritrovo Nura, le racconto dell’accaduto, lei mi dice: "Bravo, ma lo sai che mio padre l’avrebbe portata via per 10"! Rifletto… è proprio così! Allora se Ghaleb l’avesse portata via per dieci (e vi assicuro che l’avrebbe spuntata in metà del tempo) vuol dire che l’uomo del Bazar ne avrebbe ricavato un guadagno già su quella cifra. Rifletto… è meglio così; è giusto che sia così! Da buon occidentale mi sono illuso, o meglio, mi ha illuso di poter prender parte, anche solo per un istante, a quella che io definirei una danza, della quale altro non ho fatto se non scimmiottarne le movenze; una danza di cui noi non comprendiamo i passi, ai quali non siamo abituati: vetrine, etichette, saldi e chi più ne ha più ne metta. Meglio così, l’avessi pagata anche cento volte di più, a soddisfarmi basta il ricordo di quella danza. Pubblico nel Foto Album le immagini ottenute con il nuovo Happy Acquisto; seguono quelle scattate con la stenopeica (che non finisce mai di sorprendermi); infine alcune immagini della Cittadella d’Aleppo in notturna con la Seagull. A presto
Prima di partire per le assolate terre siriane ho concentrato in pochi giorni un giro in moto e un’escursione in montanga; in entrambe le occasioni il cielo è stato caratterizzato dalla presenza di nuvole. Nel primo caso la presenza delle nubi ha contribuito – a mio avviso – a rendere maggiormente apprezzabile il blu del cielo e a spezzare la monotonia che altrimenti avrebbe spadroneggiato. Durante l’escursione in montagna invece la presenza dei bianchi fagotti è aumentata notevolmente – come potrete notare nelle foto – ma mai al punto di impedirci del tutto di osservare lo splendido panorama una volta raggiunto il Becco di Filadonna. Pubblico alcune foto dell’itinerario in moto assieme a Enrico e Alessandra (grazie per tutte le soste fotografiche e per l’assistenza negli scatti con la lillaroid) e a seguire quelle scattate con Elena nell’escursione sulla Vigolana (grazie per la splendida giornata). Qui sotto una polaroid ottenuta con la Lillaloridd del Passo dello Stelvio. A presto
La notte di venerdì 24 luglio, in occasione dell’Alba nelle Dolomiti, un’allegra combricola si è accampata in una piccola radura sul Monte Zugna per trascorrevi la notte. Naturalmente dopo una settimana passata in ufficio lavorando (ad eccezione del sottoscritto) con all’esterno un sole caraibico, non potevamo che aspettarci un una nottata caratterizzata in primo luogo da un forte vento e infine dal tanto atteso temporale estivo! Nonostante il vento, la pioggia, una tenda smontata poco prima del diluvio a causa del venticello, l’immancabile orso-max che ci ha intrattenuto l’intera notte; all’alba, dopo aver smontato le tende che altrimenti avrebbero escluso il guardo ad altri spettatori (data la rilevante vicinanza delle stesse al "palco naturale"), abbiamo assistito ad un spettacolo meraviglioso. Splendido il panorama delle vette dolomitiche accarezzate dai primi raggi del sole, emozionante la recitazione dell’attrice Lucilla Giagnoni, fantastica la compagnia. Pubblico nel Foto Album due fotografie realizzate con la green-o-ramic sul monte Zugna e altre due immagini scattate la prima al Lago di Lavarone e l’altra nella Forra del Limarò. Ci si vede dopo la classica pausa siriana, a presto.
Nello scorso fine settimana, un’allegra combricola si è nuovamente recata alla ex Montecatini-Alumetal: un complesso abbandonato nei pressi di Mori particolarmente suggestivo, le cui strutture, in evidente stato di degrado, risultano ancora imponenti. Pubblico nel Foto Album alcune fotografie: noterete certamente che le ultime sono state catturate con la mitica green-o-ramic; quelle in bianco nero le ho scattate con l'Agfa Clack; infine quelle a colori con la Seagull. A presto
Cavalcando l'onda entusiastica del successo ottenuto con la Lillaroid, Pax e io abbiamo realizzato una nuova camera a foro stenopeico: la Pinhoramic! Il supporto fotografico utilizzato, in questo caso, è il classico rullo 120, dove vengono impresse 4 esposizioni di lunghezza pari a circa 16 cm. Fotografie, dunque, decisamente panoramiche. L'immagine si riferisce alla Pinhoramic, la camera in questione, il cui soprannome è: Green-o-ramic per via del colore (sempre avanzato da un restauro di un mobile di Nura, a tal proposito rimarrebbe ancora da utilizzare un rosa antico, ma per quello..) Nel Foto Album trovate due immagini panoramiche, due ottenute con la Lillaroid con dorso Horseman e infine alcune foto scattate con la mitica Agfa Clack durante l'escursione con Nu in Val di Genova. A presto. Lo scorso fine settimana, in occasione della Giornata mondiale della fotografia stenopeica, io e Pax abbiamo finalmente provato la Lilla-roid: macchina a foro stenopeico con dorso Pollaroid, interamente ideata e realizzata dai suddetti. Di seguito troverete una fotografia realizzata con essa. e pubblico invece nel fotoalbum le foto realizzate con la Zeroimage, su pellicola Bergger 100 ed infine a questo link la fotografia che ho inviato al sito del Worl Pinhole Day. A presto. Grazie ad Ebay sono riuscito ad impossessarmi di una deliziosa scatoletta per fotografica prodotta verso la fine degli anni 50 dalla casa costruttrice tedesca Agfa. Due i tempi di scatto: 1/35 e Bulb. Come due sono anche i diframmi: f11 e f16 mentre la messa a fuoco varia da 1m - 3m e 3m - infinito. Pubblico di seguito una delle immagini che ho frettolosamente scattato sotto casa per verificarne il corretto funzionamento: a parer mio questa macchina fotografica, che ha più l'aspetto di un giocattolo, ha un'ottica eccezzionale e devo ammettere che non avrei mai immaginato di ottenere immagini così nitide e definite. In attesa di ulteriori scatti ricordo ai miei assidui lettori che domenica si terrà, a livello mondiale, la giornata della fotografia stenopeica: maggiori informazioni le trovate su www.pinholeday.org In questa occasione io e Pax utilizzeremo una Pinholaroid (camera a foro stenopeico con dorso Polaroid) da noi progettata e realizzata; vi lascio immaginare l'emozione di veder apparire la prima fotografia con questa camera oscura auto costruita! A presto.
Durante una breve visita a Venezia, ho provato la pellicola Bergger BRF 400, caricata nella Seagull, per scattare qualche fotografia notturna. Partendo dal presupposto che sia davvero difficile fare brutte fotografie quando il soggetto ripreso è il Canal Grande o una a caso delle intriganti Calli venexiane, sono rimasto veramente affascinato dai contrasti resi da questo film pancromatico. Pubblico nel Foto Album le fotografie che ho sviluppato in questa domenica di pioggia incessante. Di seguito una foto che ho scattato al rientro in albergo.
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AuthorMatteo Campestrini Archives
December 2012
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